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AVISH KHEBREHZADEH
Moon Trees
Studio SALES di Norberto Ruggeri
Studio SALES di Norberto Ruggeri è lieto ed orgoglioso di presentare Moon Trees, la nuova mostra personale in galleria di Avish Khebrehzadeh (Tehran, IR, 1969).
L’artista che ormai da anni vive e lavora a Washington D.C. (USA) ha una lunga consuetudine e collaborazione con la galleria e con l’Italia.
La sua prima mostra in galleria risale infatti all’Aprile 1996 quando era ancora una studentessa della Accademia delle Belle Arti di Roma e da allora vi si sono susseguite ben 10 personali.
Nel 2003 è stata insignita del Leone d’Oro della 50° Biennale di Venezia come Best Italian Young Artist.
Le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti istituzioni internazionali ed anche di diversi Musei Italiani: Museo MAXXI e Museo MACRO a Roma e GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea a Torino.
Per questo nuovo progetto Khebrehzadeh ha concepito un imponente intervento site specific disegnando un enorme Moon Tree che si allarga e si espande all’interno della galleria.
Gli alberi in tutte le differenti culture del mondo sono simboli carichi di significato.
Per l’artista sono stati e rimangono un soggetto ricorrente, sia come metafora che come memoria personale.
In questo caso però si riferiscono ad un preciso fatto storico.
Il 31 Gennaio 1971 fu lanciato l’Apollo 14, la terza missione umana sulla Luna.
Cinque giorni dopo Stuart Roosa, un ufficiale del US Forest Service, ha compiuto una passeggiata fuori dalla navicella spaziale portando con sé centinaia di semi di alberi differenti nel suo kit personale.
Al rientro sulla Terra, i semi sono stati fatti germogliare dall’US Forest Service.
Conosciuti come Moon Trees, gli arbusti sono stati piantati in tutti gli Stati Uniti e nel resto del mondo.
La maggioranza di questi Moon Trees dell’Apollo 14 continua tutt’oggi a prosperare.
Dopo più di 50 anni molti di questi alberi continuano crescere e sono in buona salute, anche se alcuni sono morti, altri sono stati rimossi ed altri ancora sono ora in proprietà private.
Khebrehzadeh è stata affascinata da questa incredibile storia e dall’idea che, pur non potendo andare personalmente sulla Luna, potesse in qualche modo vedere / toccare / osservare / disegnare ed immaginare questi esseri viventi che ci sono stati e che fantasticamente la possono portare là.
Gli alberi di Khebrehzadeh – disegnati come immagini oniriche nei toni del rosa e del celeste – e le coppie di mani a lavoro – cucite ed unite insieme dal colore e dal filo – aspirano ad essere prova evidente dell’esistenza di specie alleate che sono sopravvissute a migrazioni e che ambiscono a prosperare in quella casa comune chiamata Terra (cit. Molly Donovan, Curator of Contemporary Art, National Gallery of Art, Washington D.C.).
La mostra è accompagnata da un statement poetico dell’artista e da un breve testo critico di Molly Donovan, Curator of Contemporary Art presso la National Gallery of Art di Washington D.C., cui va un ringraziamento speciale per il suo prezioso e generoso supporto.