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Avish Khebrehzadeh è nata a Theran nel 1969. Studia pittura allAccademia Di belle Arti Di Roma, dove apprende la tecnica della pittura ad olio e si avvicina al movimento dellarte povera. Le sue opere sono state esposte in importanti istituzioni internazionali: GAM, Torino (2013, S); Collins Diboll Art Gallery, Loyola University of New Orleans (2011, S); MAXXI, Roma (2011, 2010, G); Salt Lake Art Center (2010, G); RISD Museum, Providence (2009, 2006, S); SOMA Museum of Art, Seoul (2009, G); Tate Liverpool (2008, G); MOMAT, Tokyo (2008, G); MOMAK, Kyoto (2008, G); MACRO Museum, Roma (2007, S; 2004, G); Kunstverein, Ludwigsburg (2001, S); Centre pour l’Image Contemporaine, Saint-Gervais, Geneva (2006, G); Corcoran Museum, Washington D.C. (2004, G); Ludwig Museum, Cologne (2003, G); GAM, Bologna (2002; G); Centre dArt Contemporain, Geneva (2001, G); PS1, New York (2001, G).
In più occasioni Avish Khebrehzadeh è stata invita a prendere parte alla più prestigiose Biennali dArte internazionali (tra queste: Istanbul, 200 e Liverpool, 2008) e nel 2003 ha partecipato alla 50° Biennale dArte di Venezia, vincendo il Premio per la Giovane Arte Italiana.
Lartista vive e lavora a Washington. La pratica artistica di Avish Khebrehzadeh si connota per il ricorso imprescindibile al disegno, e anche quando le sue opere non sono disegni veri e propri, la tecnica a mano libera costituisce la base di ogni suo lavoro, come nel caso dei suoi video che sono in realtà disegni animati. Nelle sue opere lartista mette in comunicazione due dimensioni apparentemente molto lontane della sensibilità umana, da una parte quella della vita quotidiana, fatta di intimità, cose semplici e ricorrenti, animali, rapporti di amicizia o di coppia, dallaltra quella idealistica e trascendentale. I soggetti rappresentati da Avish Khebrehzadeh trasmettono un senso di fragile precarietà e di dolce naturalità che vengono riproposte anche sul piano formale in cui lartista unisce un tratto delicato e minimale ad una grande attenzione per il materiale dei supporti utilizzati, rendendo i suoi disegni opere piatte ma fortemente materiche. Reale e trascedente, fragilità e potenza ctonia, trasparente e tattile: è nella composizione di questi dualismi che si svela la natura spirituale che anima il mondo al suo grado più semplice.
In più occasioni Avish Khebrehzadeh è stata invita a prendere parte alla più prestigiose Biennali dArte internazionali (tra queste: Istanbul, 200 e Liverpool, 2008) e nel 2003 ha partecipato alla 50° Biennale dArte di Venezia, vincendo il Premio per la Giovane Arte Italiana.
Lartista vive e lavora a Washington. La pratica artistica di Avish Khebrehzadeh si connota per il ricorso imprescindibile al disegno, e anche quando le sue opere non sono disegni veri e propri, la tecnica a mano libera costituisce la base di ogni suo lavoro, come nel caso dei suoi video che sono in realtà disegni animati. Nelle sue opere lartista mette in comunicazione due dimensioni apparentemente molto lontane della sensibilità umana, da una parte quella della vita quotidiana, fatta di intimità, cose semplici e ricorrenti, animali, rapporti di amicizia o di coppia, dallaltra quella idealistica e trascendentale. I soggetti rappresentati da Avish Khebrehzadeh trasmettono un senso di fragile precarietà e di dolce naturalità che vengono riproposte anche sul piano formale in cui lartista unisce un tratto delicato e minimale ad una grande attenzione per il materiale dei supporti utilizzati, rendendo i suoi disegni opere piatte ma fortemente materiche. Reale e trascedente, fragilità e potenza ctonia, trasparente e tattile: è nella composizione di questi dualismi che si svela la natura spirituale che anima il mondo al suo grado più semplice.
Avish Khebrehzadeh was born in Tehran in 1969. She studied painting at the Accademia Di Belle Arti in Rome where she learned oil painting technique and approached the Arte Povera movement. Her works have been exhibited in many important institutions worldwide: GAM, Turin (2013, S); Collins Diboll Art Gallery, Loyola University of New Orleans (2011, S); MAXXI, Rome (2011, 2010, G); Salt Lake Art Center (2010, G); RISD Museum in Providence (2009, 2006, S); SOMA Museum of Art in Seoul (2009, G); Tate Liverpool (2008, G); MOMAT, Tokyo (2008, G); MOMAK, Kyoto (2008, G); MACRO Museum, Rome (2007, S; 2004, G); Kunstverein, Ludwigsburg (2001, S); Centre pour l’Image Contemporaine, Saint-Gervais, Geneva (2006, G); Corcoran Museum, Washington D.C. (2004, G); Ludwig Museum, Cologne (2003, G); GAM, Bologna (2002; G); Centre dArt Contemporain, Geneva (2001, G); PS1, New York (2001, G).
Many times Avish Khebrehzadeh has been invited to take part to the most pretigious Biennials of Art at international level (amog these: Istanbul, 2000; Liverpool, 2008) and in 2003 she participated to the 50th Venice Biennale of Art, receiving the Prize for best italian Young Artist.
She currently lives and works in Washington. Avish Khebrehzadehs art stands out for its inexorable recourse to drawing. And even when her works are not actual drawings, the freehand technique constitutes the basis for every work, as in the case of her videos which are really animated drawings. In her works this artist brings two apparently distant dimensions of human sensibility into communication: on the one hand everyday life made up of intimacy, simple and recurrent things, animals, friendships and couple relationships, and on the other hand the idealistic and transcendental dimension. The subjects Avish Khebrehzadeh depicts transmit a sense of fragile precariousness and gentle naturalness which are also reprised on the formal plane in which the artist unites a delicate and minimal stroke with great attention to the material of the support utilized, making her drawings flat but powerfully materic works. Real and transcendent, fragility and chthonic power, transparent and tactile: it is in the composition of these dualisms that she reveals the spiritual nature that animates the world at its simplest degree.
Many times Avish Khebrehzadeh has been invited to take part to the most pretigious Biennials of Art at international level (amog these: Istanbul, 2000; Liverpool, 2008) and in 2003 she participated to the 50th Venice Biennale of Art, receiving the Prize for best italian Young Artist.
She currently lives and works in Washington. Avish Khebrehzadehs art stands out for its inexorable recourse to drawing. And even when her works are not actual drawings, the freehand technique constitutes the basis for every work, as in the case of her videos which are really animated drawings. In her works this artist brings two apparently distant dimensions of human sensibility into communication: on the one hand everyday life made up of intimacy, simple and recurrent things, animals, friendships and couple relationships, and on the other hand the idealistic and transcendental dimension. The subjects Avish Khebrehzadeh depicts transmit a sense of fragile precariousness and gentle naturalness which are also reprised on the formal plane in which the artist unites a delicate and minimal stroke with great attention to the material of the support utilized, making her drawings flat but powerfully materic works. Real and transcendent, fragility and chthonic power, transparent and tactile: it is in the composition of these dualisms that she reveals the spiritual nature that animates the world at its simplest degree.
