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Charles Avery
What is it about the red-headed girl with the weak chin?
New Portraits of the Onomatopoeians
31 maggio 2018 – 20 luglio 2018
Studio SALES di Norberto Ruggeri è orgoglioso di presentare la nuova mostra in galleria di Charles Avery: What is it about the red-headed girl with the weak chin? New Portraits of the Onomatopoeians.
Dal 2004 l’artista scozzese Charles Avery (Oban, 1973) dedica le sue opere alla descrizione di un’isola immaginaria che continua ad elaborare con una popolazione, costumi ed una filosofia di vita e con una natura ed una architettura proprie, il tutto espresso in forma di disegni su larga scala, sculture, installazioni, testi ed immagini in movimento. Questa vasta serie di opere, create all’interno di un immaginario specifico, trova le sue radici nella vita, educazione e formazione di Charles Avery sull’Isola di Mull, al largo della costa occidentale della Scozia, e potrebbe essere interpretata come una meditazione filosofica sull’arte e sul concetto di verità.
What is it about the red-headed girl with the weak chin? New Portraits of the Onomatopoeians presenta 9 nuove opere su carta, tutte montate su lino e realizzate appositamente per la mostra romana. Si tratta di portrait studies e diversi di questi sono a multi-figure.
L’artista ha sviluppato ed emancipato i precedenti ritratti degli Islanders (gli abitanti di Onomatopoeia) producendo in questi nuovi disegni un’impressione quasi tattile e rendendoli una sorta di reportage-study fotografico e sociale.
Anche la scelta di rimuovere le cornici ed il vetro vuole permettere il massimo grado di intimità e contatto con i soggetti e le opere.
Durante il processo creativo che mi ha portato a costruire questo universo chiamato “The Islanders”, processo iniziato più di dodici anni fa, sono arrivato a realizzare due cose. Più andavo avanti con la creazione e più diminuiva la sensazione di star inventando qualcosa: la percezione è semplicemente di scoprire questo posto.
Inoltre, la responsabilità che ho avuto nel portare alla luce questo mondo, di essere il designer e il fondatore di tutte le cose, mi ha dato modo di apprezzare i dettagli del mondo in cui vivo.
Gli Isolani camminano allo stesso modo in cui camminiamo io e voi, sono vestiti come me e voi. Hanno indubbiamente un determinato aspetto ed è presente nei loro occhi un’aurea della magia del luogo, del loro antico sistema di segni e divinità, ma è la familiarità e l’autenticità che continuo a cercare, una sintesi della verità.
Con questi ritratti voglio emancipare gli “Onomatopoeiani” * dalla finzione epica di cui sono protagonisti e coglierli in alcuni momenti: mentre posano per una foto, mentre leggono un libro, lanciano un pallone, fissano nel vuoto…
* Onomatopoeiani: abitanti di Onomatopoeia, capitale, porto di entrata dell’Isola.
Charles Avery, maggio 2018